CONSOLIDAMENTO DEI TERRENI CON L’IMPIEGO DI RESINE
La metodologia di trattamento dei terreni con resine, introdotta recentemente anche in ambito ferroviario, rappresenta oramai un format di riferimento sia per gli interventi di consolidamento e sottofondazione dei terreni che di impermeabilizzazione.
Questa tecnica consiste nell’iniettare nel sottosuolo una miscela liquida, mediante una pompa capace di miscelare i componenti della resina poliuretanica, realizzando un composto appositamente formulato per indurre un’espansione controllata in fase di polimerizzazione.
Questa tecnica consiste nell’iniettare nel sottosuolo una miscela liquida, mediante una pompa capace di miscelare i componenti della resina poliuretanica, realizzando un composto appositamente formulato per indurre un’espansione controllata in fase di polimerizzazione.
La miscela appena iniettata, percolando negli vuoti intergranulari e nelle fratture del terreno, ne determina il consolidamento in fase di espansione, incrementandone la resistenza al taglio e diminuendo la deformabilità e la permeabilità.


- Le procedure di esecuzione degli interventi di consolidamento prevedono le seguenti fasi operative:
- perforazione di piccolo diametro (50 mm) alla profondità desiderata;
- inserimento di cannule in PVC di eguale lunghezza, forati alle estremità nel tratto finale;
- iniezione delle resine poliuretaniche;
- sigillatura del tratto superficiale del foro per evitare fuoriuscite e favorire l’espansione verso il sottosuolo.
- La miscelazione tra i due componenti determina lo sviluppo di una reazione esotermica a carattere espandente, con formazione di un nuovo composto a rapida solidificazione ed aumento controllato di volume.
- La forza d’espansione delle resine che ne deriva induce nel terreno:
- il riempimento degli spazi interstiziali;
- l’allontanamento della fase fluida contenuta nei pori;
- l’incremento delle caratteristiche di resistenza del terreno,
- la diminuzione della permeabilità;